Vengono al mondo con gli occhi blu come il mare. Poi che succede?

“Ma che begli occhi blu che ha questo bambino!”
“Occhi azzurri come il cielo.”
“Cerulei, sono decisamente cerulei."

Cari neogenitori, questa è una serie di frasi che avete sentito tutti voi tenendo in braccio i vostri neonati e presentandoli ad amici e parenti. Promesse di occhi azzurri che sono sfumate nel tempo, perché la genetica non è un’opinione.

Partiamo da un fatto: tutti i bimbi, appena nati, hanno una colorazione degli occhi grigio-blu, ma la pigmentazione dell’iride comincia gradualmente a cambiare intorno a sei mesi, per diventare quella definitiva ai nove mesi di vita. 

PERCHÉ IL BLU DEGLI OCCHI DEI NEONATI

Alla nascita l’iride è quasi sempre blu perché c’è poca melanina. La melanina è il pigmento che dà colore ai capelli, alla pelle e agli occhi ed è prodotto da cellule specializzate, chiamate melanociti, che si attivano solo in presenza della luce. Nella pancia della mamma di luce ce n’è veramente poca, anzi è un buio profondo seppur rilassante e confortevole per i nascituri. La melanina, in queste condizioni, non si attiva. La frase “venire alla luce” non è solo un modo di dire, perché soltanto al momento del parto, solo quando si nasce, i melanociti cominciano a fare il loro lavoro. Ma serve tempo.

COSA SUCCEDE ALLA COLORAZIONE DEGLI OCCHI

Intorno ai sei mesi il colore degli occhi cambia di nuovo per poi stabilizzarsi intorno all’anno di vita. In casi più rari, la stabilizzazione può avvenire molto dopo, intorno ai 3 anni.

Il colore finale dipende dalla quantità di melanina presente nell’occhio: se la melanina secreta dai melanociti è poca, il bambino avrà gli occhi azzurri; se la secrezione è discreta, il colore sarà intorno al verde/nocciola; se invece la melanina prodotta è in abbondanza gli occhi saranno scuri. Non dimentichiamo poi la familiarità e quello che il codice genetico ha trasferito di generazione in generazione. 

In ogni caso, grigio, blu, verde, marrone o nero… gli occhi dei bambini sono tutti bellissimi!