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Bambino che dorme sul letto.

Il sonno dei bambini

Com’è articolato il ciclo del sonno nei bambini?

La qualità del sonno sappiamo tutti che è importante e lo è ancor di più per i bambini ed adolescenti, infatti riuscire a dormire bene e a lungo favorisce uno sviluppo sano ed una crescita equilibrata.

Le ore di sonno sono preziose e favoriscono nei più piccoli il consolidamento della memoria e dell’apprendimento, lo sviluppo cerebrale ed aiutano a rafforzare il sistema immunitario.

Per questi motivi gli adulti devono rispettare i ritmi di sonno dei bambini, cercando di non svegliarli in modo brusco, senza una reale motivazione e favorendo invece un risveglio naturale.

Il ciclo del sonno dei più piccoli è diverso da quello degli adulti, infatti è più breve ed è diviso equamente in fase REM e fase non-REM; di queste la prima è più ampia nei bambini piccoli per favorire lo sviluppo cerebrale.

L’intervallo di sonno di un bambino dura all'incirca un’ora e l’alternarsi dei cicli provoca molto spesso dei risvegli ed i bambini il più delle volte fanno fatica ad addormentarsi e cercano conforto e coccole nei genitori, questo finché non imparano col tempo a gestirsi in modo autonomo.

Sapevate che lo sviluppo degli stati di sonno e di veglia inizia già durante la gravidanza?

L’equilibrio delle diverse fasi è favorito sia da fattori genetici che dallo stato di salute e benessere della mamma. Infatti sia il manifestarsi di episodi di stress acuto durante la gravidanza sia i parti traumatici possono influire negativamente sui neonati, alterando gli equilibri di sonno e veglia. È molto probabile che i bambini dormano di meno e si sveglino più spesso, piangendo in modo nervoso.

Durante questi episodi i genitori dovranno coccolarli di più, cullandoli in braccio, dandogli baci, carezze e cantando delle dolcissime ninne nanne per farli calmare per poi addormentarsi.

Grazie a questi accorgimenti i bambini si sentiranno al sicuro e prenderanno sonno molto più facilmente.

Non esiste un metodo universale ed efficace per fare addormentare un neonato, entrano in gioco poi l’esperienza, il tatto, la sensibilità e l’amore dei genitori per i loro bambini che li aiuteranno a trovare la chiave giusta.

I bambini si svegliano spesso durante la notte ed i risvegli notturni sono più frequenti nel periodo dai 2 ai 3 anni, per poi diminuire gradualmente ed estinguersi del tutto intorno ai 10 anni di vita quando i bambini sono ormai indipendenti e dormono tutta la notte.

Quanto dorme generalmente un neonato?

Dai primi giorni fino ai primi mesi di vita un bambino trascorre quasi tutta la giornata a dormire.

Le fasi di sonno sono suddivise in intervalli di circa un’ora, in cui la fase REM è più ampia.

Durante i primi mesi di vita un neonato dorme dalle 16 alle 18 ore circa senza distinzione tra giorno e notte.

Ogni bambino però è diverso dall’altro e già in questa fase si iniziano a vedere le prime differenze, infatti ci sono bambini che dormono anche fino a 20 ore ed altri che ne dormono soltanto 14.

I cicli di sonno sono interrotti solitamente dal senso di fame, all’incirca ogni 2 o 3 ore, ma ogni bambino è diverso e infatti ci saranno bambini che dormono tutta la notte senza interruzioni e bambini che si svegliano ogni mezz’ora o un’ora.

Quando il neonato raggiunge i 2 mesi di vita comincia a dormire di più la notte e ad acquisire il ritmo circadiano, cioè il ritmo fisiologico scandito in un arco temporale di circa 24 ore. I genitori possono iniziare ad introdurre delle routine serali per la cena e per conciliare il sonno.

Crescendo il neonato riesce a dormire anche per 6 ore continuative durante la notte, anche se qualche risveglio permane ed i cicli diventano più lunghi, arrivando a circa 70 minuti, generalmente dai 4 ai 6 mesi di vita.

Al raggiungimento dei 6 mesi di vita i bambini attraversano la cosiddetta “angoscia di separazione”, caratterizzata da risvegli notturni più frequenti e fanno fatica ad addormentarsi, ma è tutto normale, si tratta semplicemente di una fase di sviluppo psicologico.

Il neonato raggiunge un ritmo sonno veglia abbastanza definito intorno ai 9 mesi di vita, riducendo il numero di sonnellini diurni e manifestando ancora l’angoscia dovuta alla separazione dai genitori. 

I risvegli notturni sono incentivati anche dalle esperienze quotidiane che inizia ad avere il bambino, tutte le novità che scopre esplorando il mondo che lo circonda.

I genitori, in questa fase, possono introdurre nella vita dei loro figli delle abitudini più sane di sonno, regolarizzando i ritmi dei sonnellini, in termini di frequenza ed orari. 

Come si regolarizza il sonno del neonato?

Conoscere come si sviluppano le fasi del sonno di un neonato è molto importante ed utile per i genitori perché li aiuta ad approcciarsi a loro ed a comprenderli nel migliore dei modi.

Abbiamo parlato del ciclo del sonno del bambino e di come cambia man mano che cresce, adesso ci vogliamo concentrare sulla sua regolarizzazione.

Innanzitutto è importante ribadire che ogni bambino è diverso dall’altro e richiede un arco temporale più o meno lungo per autogestirsi.

Vi segnaliamo alcune pratiche che possono aiutarvi a favorire il naturale processo di regolarizzazione del sonno.

Tra le strategie più conosciute troviamo sicuramente il rituale della nanna, cioè un insieme di azioni che creano delle abitudini che conciliano il sonno, come il bagno caldo, cantare una ninna nanna o leggere una favola; per massimizzare il risultato vi consigliamo di ripeterle sempre allo stesso orario.

Vi sconsigliamo di mettere a letto il bambino quando è molto stanco, perché sarà molto nervoso e quindi sarà anche difficile fargli prendere sonno, per questo motivo vi consigliamo di evitare giochi movimentati ed eccitanti, che lo renderanno attivo e sveglio, preferite invece attività rilassanti.

Quando si avvicina l’ora di dormire è preferibile attuare la routine della nanna direttamente dove il bambino dormirà tutta la notte, quindi sulla sua culla o lettino.

Evitate invece di farlo addormentare sul divano o sul vostro letto, per poi svegliarlo quando lo spostate sul suo letto, sarà molto nervoso e difficile da riaddormentare.

L’ultimo consiglio che sentiamo di darvi è di trascorrere più tempo che potete insieme ai vostri bambini, così facendo saranno soddisfatti del tempo trascorso insieme e sentiranno meno il distacco durante la notte.

Da questo approfondimento emerge che è importante rispettare i ritmi del bambino e conciliarli, senza imporre quelli degli adulti.

 

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